Perché il CV perfetto non esiste?
Nuova notifica. Casella di posta elettronica: una nuova email non letta. E tu che speravi fosse la bella rossa a cui avevi laiccato la foto su ig.
La apri, ignaro del male che ti stai per fare.
‘Gentile Studente…’
Ancora prima di finirla il panico si è impossessato di te e cerchi di fingere di non averla mai ricevuta. Sei quasi tentato di procurare “danni” permanenti al tuo vecchio Samsung per liberartene. Poi vedi la cover degli Avengers e ti ricordi del perché quel telefono è così importante. Decidi di lasciar perdere. Dopotutto ti ricordi anche che le mail non si distruggono se distruggi il tuo cellulare. Sì, non sei mai stato il più brillante.
Torni dai tuoi amici seduti al tavolo della mensa, torni a studiare. Il che, lo sappiamo tutti, più o meno significa lamentarti per la metà del tempo e perculare professori e compagni di corso per l’altra metà. Ma poi eccola. Si avvicina con il suo sorriso metallico, la Maestrina. Sai già che non porta niente di buono.
Quando la prima del corso decide di parlare con te, o meglio con voi, è solo per moltiplicare la vostra ansia ed elevare il risultato alla potenza di 1000.
‘Ciao, avete compilato il CV? Senza non ci si può iscrivere all’appello di laurea. Io l’ho fatto già 2 mesi fa.’
Eccallà. Giornata rovinata. Non solo ti ha ricordato che devi laurearti e a differenza sua ti mancano ancora 3 esami da dare nell’arco di 3 giorni; ti ha anche detto che la mail che hai ignorato prima non solo devi accettare che esista, devi anche rispondere, e alla svelta.
‘…si prega di compilare il proprio curriculum vitae…’
Ancora non sai se mai uscirai vivo dalla tua stessa laurea e già ti chiedono di venderti al mondo del lavoro?
Lei se ne va alla svelta, vuole iniziare a studiare per i possibili colloqui che dovrà affrontare nei prossimi mesi, “giustamente” non si sa mai che i futuri 90 giorni o giù di lì diventino magicamente inutilizzabili allo scopo.
Vi lascia in uno stato di catalessi che viene poi ben presto rimpiazzato da un panico generale che vi costringe a googolare ‘come fare un buon curriculum in 2 minuti’ alla velocità della luce.
Ecco, non vorrei essere portatrice di tristi novelle, di certo non vorrei essere la Maestrina, ma mi sento in dovere di frenare la vostra disperata ricerca e dirvelo subito : IL CV PERFETTO NON ESISTE.
No, non pensare che il problema sia risolto; che basterà scrivere il tuo nome e cognome su un pezzo di carta e presentarlo insieme ad una foto del Diploma di Laurea per trovare lavoro. E’ più complicato di così. Il cv perfetto non esiste perché ne esistono mille varianti e puoi stare certo che non abbinerai mai il giusto cv con la sua application. Dovrai rassegnarti che ‘it’s a match!’ Lo leggerai solamente su Tinder. O molto più probabilmente nemmeno lì.
Scorri tra le prime 10 pagine che Google ti propone e trovi una quantità di linee guida che manco per le diete del gruppo sanguigno ci sono tanti consigli dedicati.
Liste infinite di cosa fare e cosa evitare che spesso e volentieri si contraddicono l’una con l’altra.
Metti la fotografia; non mettere mai la fotografia.
Scegli una palette di colori che ti rappresenti; usa solo il nero se vuoi essere professionale.
Usa LaTex e sali di livello; chi vuoi prendere in giro a nessuno interessa buttati su Word.
Tutto in una pagina che tanto alla fine ancora non hai un cazzo da dire; 3 pagine sono assolutamente ragionevoli per un cv.
Modello europeo e passa la paura; crea il tuo modello se non vuoi essere uguale a tutti gli altri.
Lo vedo, ti vedo, sei confuso e già rassegnato ad un usare il tuo sorriso smagliante come unico biglietto da visita.
Tranquillo, posso aiutarti. Non posso dare gli esami che ti mancano ne assicurarti che ti riprenderai dalla sbronza epocale della tua laurea, ma posso darti qualche dritta per un curriculum come si deve.
Sicuramente dato il tuo sorrisone da venditore porta a porta vorrai tentare la via della Consulenza. Già ti vedi, in piazza San Babila, giacca e cravatta, a parlare del migliore lucido da scarpe sul mercato insieme ai tuoi colleghi.
Benissimo, in questo caso il tuo CV ti deve vendere come se fossi il lucido da scarpe più promettente mai distribuito. Innovativo, efficace, efficiente e durevole.
- Fotografia professional con un sorriso di chi ne ha viste tante ed è sopravvissuto.
- Paragrafi brevi e fatti di parole chiave in grassetto ed elenchi puntati.
- Descrizione personale che trapela ego sconfinato ed umiltà contemporaneamente.
- Usa l’inglese solo dove non serve, da quel extra touch che funziona.
- Progetti universitari? Sei sempre stato tu il project-leader, non dimenticarlo.
- Attività extra-curriculari? Evidenziano la tua voglia di non mollare mai.
Hint: il CrossFit pare essere un must per i consulenti.
Alla parola CrossFit ti sei spaventato? Hai cambiato idea e hai deciso che la carriera accademica è il tuo sogno? Ti capisco.
E allora ti starai domandando: come rubo il cuore al centenario professore ordinario che deciderà del mio destino? Presto fatto.
- La fotografia non deve includere una cravatta (salvo nel caso in cui tu voglia fare Ricerca nell’ambito economico, ma perché mai vorresti farlo?).
- E’ scientificamente provato che collane con conchiglie da surfista e occhi mezzi aperti colpiscono nel segno.
- Parla di te: grandi sogni, forti emozioni e una descrizione dettagliata della tua tesi. Non avere paura di usare più di una pagina.
- Usa i colori che più ti aggradano, probabilmente non li noteranno nemmeno se il PhD per cui fai domanda è nell’ambito scientifico.
- Soft skills? Non è improbabile che non verranno nemmeno lette per cui cita pure la tua passione per DragonBall e Naruto, saranno solo un plus.
Tutto troppo nerd per i tuoi standard? Stai cercando una via di mezzo che pare non esistere?
Ti voglio rassicurare, esiste, e si chiama azienda.
Se vuoi lavorare in azienda il CV perfetto diventa un po’ più complicato da definire.
Il primo step è collezionare informazioni sulla compagnia dove vuoi fare domanda. Stalkera ovunque con tutti i mezzi a disposizione. Dai il meglio di te, sai che l’hai già fatto in passato per recuperare il numero di quella compagna di corso carina, puoi farlo di nuovo.
Prendi il tuo CV (quello da consulente o quello da dottorando possono essere entrambi il tuo punto di partenza) e modificalo per fittare perfettamente i requisiti richiesti.
Multinazionale tecnologica? Una combo tra i due modelli sarà la chiave.
Compagnia no-profit? Sono certa che apprezzeranno il tuo ruolo di animatore al campus estivo, o come lo chiameremo noi il ‘ruolo di responsabile in un progetto no profit svoltosi nei mesi di giugno e luglio 2016’.
Data analyst in un’impresa locale? Un paragrafo intero sulle tue skills informatiche li manderà in brodo di giuggiole.
Tutto chiaro? Dubito, ma alla fin fine lo scopo non era aiutarti quanto farti capire che il cv perfetto non esiste. Ti stai chiedendo perché mai ho deciso di peggiorare la tua situazione già malmessa togliendoti ogni speranza?
Beh, puoi sempre girare questo pezzo alla Maestrina e farle notare che nemmeno lei è riuscita nell’impresa.
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