Tre modi per risorgere nel mondo virtuale
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La paura della morte è uno dei temi che accompagna l'umanità fin dai suoi albori. Ogni comunità ha affrontato il tema, rivolgendosi a un essere superiore o accettando il fatto che siamo fatti di atomi, legami elettromagnetici e filamenti di acido desossiribonucleico.
"Nella vita l'unica cosa certa è la morte, cioè l'unica cosa di cui non si sa nulla con certezza" diceva Soren Kierkegaard. OK, abbiamo accettato il nostro destino e ci siamo rassegnati a questo, chi a malincuore e chi con la speranza di un qualcosa che ci aspetta dall’altra parte.
L'altra sera mi è capitato di vedere Trascendence, il debutto in regia di Wally Pfister, direttore della fotografia di Nolan dai tempi di Memento e vincitore di un Oscar: uno che sa il fatto suo. Dopo Il cavaliere oscuro - Il ritorno ha deciso di abbandonare la fotografia e di sedersi sulla sedia della regia con questa sceneggiatura scritta da Jack Paglen.
Il dottor Will Caster, uno tra i più importanti ricercatori nell'ambito dell'intelligenza artificiale, viene assassinato da un movimento di terroristi anti-tecnologici. La sua ricerca aveva il fine di creare una macchina che combinasse l'intelligenza collettiva di tutto quello che è conosciuto con l'intera gamma delle emozioni umane per creare una macchina che avesse coscienza di sé.
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